Dimenticati, rarissimi e incredibilmente belli - i cuoi d’oro sono proprio così. Pelli nobili e decorative rivestivano le pareti di castelli reali o le navate delle chiese, costituivano l’intricata finitura di oggetti antichi, armi, nobili abiti da cerimonia o paramenti liturgici. Per decenni i cuoi d’oro sono stati spinti nell’oscurità dell’oblio. Oggi il laboratorio “Consiste s.c.” di Cracovia fa risorgere la gloria, la arte e la tradizione che li caratterizza.
I cuoi d’oro - prodotti storici realizzati in pelle dorata dipinta a mano, i cui segreti sono stati perfezionati per secoli dagli artigiani spagnoli di Cordova, delle Fiandre o dei Paesi Bassi - possiamo incontrarli in Polonia solo nelle collezioni del Castello del Wawel, in alcuni oggetti d’arte sacra, nei musei o nelle collezioni private. Molte persone non sanno nemmeno cosa sia realmente un cuoio d’oro, poiché il suo uso negli interni ha sempre avuto principalmente la funzione di sfondo decorativo. Perciò i cuoi d’oro venivano spesso impiegati come elementi di decorazione per pareti o mobili. E altro non erano che delle pelli naturali di vitello, capra o pecora conciate a mano che, dopo la goffratura, la decorazione con l’argento, e in seguito la copertura con vernice e pittura, acquisivano una nobile lucentezza dorata.
La tecnica di lavorazione del cuoio d’oro è originaria del Medio Oriente e risale all’epoca medievale. Grazie agli arabi raggiunse la Spagna, da cui poi si diffuse in altri paesi d’Europa. Il cuoio d’oro viene chiamato anche “cuoio di Cordova”, dalla città spagnola di Cordoba, che fu la prima città del nostro continente a diventare famosa per la produzione dei cuoi d’oro. La più grande produzione di questi manufatti risale al XVII secolo e all’inizio del XVIII secolo.
Purtroppo, in Polonia non è mai esistita una corporazione di artigiani che si occupasse della produzione di questi ornamenti - quindi venivano importati dall’estero e il loro valore era considerevole - afferma Agnieszka Kosakowska, una delle fondatrici del laboratorio artistico “Consiste s.c.”. La famiglia stessa è una piccola corporazione in miniatura - tutti i suoi membri si occupano della conservazione di opere d’arte e della creazione di nuovi artefatti unici attraverso l’utilizzo di tecniche che sembravano da lungo tempo dimenticate.
Siamo riusciti a ricreare il processo di produzione dei cuoi d’oro del XVI secolo sulla base della letteratura disponibile. Siamo stati anche in grado di ricreare la composizione di una sostanza speciale, una vernice la quale, applicata sulla pelle, produce quel delicato bagliore dorato visibile sui cuoi d’oro. Usiamo gli stessi mezzi e le stesse tecniche di quattro secoli fa. Per creare una tappezzeria in pelle c’è ovviamente bisogno di pelle naturale impregnata, conciata con agenti vegetali, colla, la suddetta vernice e argento e oro in scaglie - aggiunge Krystyna Kosakowska, mentore, nonché mamma, di Agnieszka. La lavorazione del cuoio d’oro è complessa e si compone di diverse fasi: possono essere necessari da tre a otto mesi per completare, a seconda delle dimensioni, del numero di pezzi commissionati - ovvero i singoli “fogli” del cuoio d’oro che vanno in seguito uniti - e della combinazione cromatica scelta. Sfortunatamente non siamo in grado di abbreviare questo processo: il cuoio d’oro, dopo la copertura con la vernice, deve asciugare per diverse settimane. Quindi ci occupiamo di goffrare il disegno su una speciale pressa che imprime lo specifico motivo. Possiamo anche punzonare la pelle, ovvero decorare con piccoli timbri che andranno a comporre un determinato disegno. Poi dipingiamo i motivi con colori ad olio, e anche in questo caso il tempo di asciugatura è piuttosto lungo. Tutto ciò richiede molto tempo, perché ogni fase necessita di un accurato lavoro manuale. Non possiamo accelerarlo. Ma è proprio in questo che risiede la semplicità, il fascino meraviglioso e crudo dell’arduo processo di creazione, che è rimasto immutato nonostante il passare del tempo - afferma Ewa Zielińska, co-fondatrice e direttore esecutivo di “Consiste s.c.”. Nei secoli passati, i cuoi d’oro venivano spesso decorati con motivi floreali e animali, scene di battaglia e di genere. Oggi, naturalmente, le repliche dei vecchi disegni non perdono la loro popolarità, siamo però anche in grado di realizzare quadri contemporanei, ritratti o qualsiasi altra visione artistica individuale - racconta Krystyna Kosakowska, indicando gli elaborati paraventi che sembrano appena usciti da un boudoir, eleganti cuscini, cofanetti, specchi e gioielli, con le superfici rivestite di cuoi d’oro. I cuoi d’oro sono ideali anche come “carta da parati”, andando a creare tipiche decorazioni di tappezzeria da parete. Non vengono, tuttavia, incollati direttamente sulla superficie del muro, ma posizionati su telai auto-tendenti progettati per mantenere la pelle nella giusta tensione. Possono anche essere impiegati come rivestimento per i mobili. La loro bellezza risplende sia in case private, residenze, ristoranti, che in hotel ed eleganti boutique. Il laboratorio “Consiste s.c.” di Cracovia fornisce anche assistenza per i suoi prodotti, interventi di conservazione e cura necessari fino a un anno dopo l’acquisto. Se vuoi distinguerti e aggiungere al tuo interno uno stile unico e nobile, sullo stile della corte Downton Abbey, ti invitiamo a contattarci attraverso il sito kurdyban.pl